Tra le rovine del tempo: l'epica avventura di un viaggiatore nel tempo che cambierà il corso della storia

Home >> Brevi racconti>> Tra le rovine del tempo: l'epica avventura di un viaggiatore nel tempo che cambierà il corso della storia

Capitolo 1: Il misterioso viaggiatore

Era una fredda serata d'autunno quando un singolare individuo si presentò alle porte del Museo Nazionale di Storia Antica. Il suo abbigliamento era fuori dal tempo: indossava un lungo mantello nero e un cappello a cilindro, proprio come un personaggio di un'epoca passata. La sua figura alta e slanciata, il suo sguardo misterioso e le sue movenze sicure non sfuggirono all'attenzione del custode, il signor Johnson.

"Mi scusi, signore, ma il museo è ormai chiuso per la giornata", disse il custode con voce ferma. Il viaggiatore sorrise, rivelando un'incantevole dentatura perfettamente bianca.

"Non sono qui per visitare il museo, signor Johnson. Sono qui per un motivo molto più importante", disse il viaggiatore con una voce profonda e avvolgente. Il custode alzò un sopracciglio, incuriosito.

"E quale potrebbe essere questo motivo, se non per visitare le nostre preziose collezioni storiche?" chiese il signor Johnson. Il viaggiatore si avvicinò al custode, guardandolo dritto negli occhi.

"Sono qui per vedere l'antica macchina del tempo che si trova nascosta tra le vostre rovine. So che esiste e so che voi avete la chiave per trovarla", disse il viaggiatore con un tono deciso. Il custode si sentì preso alla sprovvista. Nessuno sapeva dell'esistenza di quella macchina, tranne poche persone al museo. Era incredibile che questo sconosciuto ne fosse a conoscenza.

"Mi scusi, signore, ma non so di cosa state parlando. Non esiste nessuna macchina del tempo qui al museo", rispose il signor Johnson con un'espressione confusa. Il viaggiatore sorrise di nuovo, ma stavolta il sorriso sembrava smarrito.

"Non c'è tempo da perdere, signor Johnson. So che il vostro museo è stato costruito sopra le rovine di un antico laboratorio in cui un genio del passato ha creato una macchina in grado di viaggiare nel tempo. Ho bisogno di trovarla e di usarla per cambiare il corso della storia", disse il viaggiatore con urgenza. Il custode guardò il viaggiatore con crescente stupore.

"Signore, non so come voi sappiate queste cose, ma non posso permettervi di interferire con le nostre collezioni storiche. Vi prego di andarvene prima che io chiami la sicurezza", disse il signor Johnson con voce ferma. Il viaggiatore sospirò e fece un gesto con la mano. Improvvisamente, il custode si sentì paralizzato, incapace di muoversi o di reagire. Era come se il viaggiatore avesse un potere misterioso che lo rendeva invincibile.

"Mi dispiace che tu sia costretto a fare questo, signore Johnson, ma il destino del mondo dipende da me e dalla macchina del tempo. Ora, dimmi dove posso trovarla", disse il viaggiatore con calma. Il custode si sentì costretto a rispondere.

"La macchina del tempo si trova sotto il livello più basso del museo, nascosta tra le rovine del laboratorio del professor Archibald. Ma è stata ritenuta non funzionante e mai è stata utilizzata", disse il custode con voce debole. Il viaggiatore sorrise di nuovo e si avviò verso le scale che conducevano al livello più basso del museo. Il signor Johnson guardò impotente, desiderando di fermare quel viaggiatore misterioso e temendo le conseguenze di ciò che avrebbe potuto accadere.

Mentre il viaggiatore si avvicinava alle rovine del laboratorio del professor Archibald, sentì un brivido di eccitazione. Finalmente aveva trovato ciò che cercava da tanto tempo: la chiave per cambiare il corso della storia. Conosceva tutte le storie sulle macchine del tempo e sui viaggiatori nel tempo, ma nessuno sapeva quanto fosse reale il potere di una di queste macchine. Ora, finalmente, avrebbe potuto scoprirlo e sfruttarlo a suo vantaggio.

Quanto più il viaggiatore si avvicinava alle rovine, tanto più avvertiva una strana sensazione, come se il tempo stesso si piegasse intorno a lui. Era come se le mura del museo si congelassero nel tempo, lasciando soltanto lui libero di muoversi e di agire. Era un'esperienza straordinaria e spaventosa allo stesso tempo, ma il viaggiatore sapeva di dover andare avanti, indipendentemente dalle conseguenze.

Finalmente, il viaggiatore si ritrovò di fronte a un'antica porta di legno che sembrava bloccata da secoli. Con un movimento deciso, riuscì ad aprirla e si trovò di fronte a una scala che lo conduceva giù, nelle profondità della terra. La luce fioca delle torce gli fece vedere le rovine del laboratorio del professor Archibald, ricoperte dalla polvere e dall'oscurità. Il viaggiatore si sentì come se stesse varcando la soglia di un'altra dimensione, dove il tempo e lo spazio erano soggetti a regole diverse da quelle con cui era abituato a convivere.

Mentre esplorava le rovine del laboratorio, il viaggiatore sentì una strana presenza, come se qualcuno o qualcosa lo stesse osservando. Si fermò all'improvviso e guardò intorno, cercando di scorgere qualunque cosa fosse responsabile di quella sensazione, ma non vide nulla di sospetto. Tuttavia, non riuscì a scuotersi di dosso quella strana sensazione di inquietudine.

Improvvisamente, una voce risuonò nell'aria, facendo rizzare i capelli sulle braccia del viaggiatore. "Chi osa disturbare il mio sonno secolare?", disse la voce con un tono minaccioso. Il viaggiatore si sentì gelare il sangue nelle vene. Chi poteva essere il proprietario di quella voce? Era forse il fantasma del professor Archibald, o qualcos'altro ancora più oscuro e pericoloso?

"Sono io, un viaggiatore nel tempo venuto per usare la macchina del tempo che si trova qui nelle vostre rovine", disse il viaggiatore con voce ferma, cercando di nascondere la paura che lo aveva pervaso. La voce risuonò di nuovo, stavolta con un tono più curioso che minaccioso.

"Un viaggiatore nel tempo, dici? Interessante. E quali sono le tue intenzioni una volta che avrai trovato la mia creazione?" chiese la voce. Il viaggiatore si sentì sollevato nell'apprendere che il proprietario della voce sembrava disposto a dialogare anziché attaccarlo.

"Le mie intenzioni sono nobili, signore. Desidero usare la macchina del tempo per prevenire disastri e tragedie che hanno segnato la storia dell'umanità. Desidero cambiare il corso del tempo per renderlo migliore per tutti", disse il viaggiatore con convinzione. La voce rimase in silenzio per un momento, come se stesse valutando le parole del viaggiatore. Finalmente, disse:

"Se le tue intenzioni sono veramente nobili, dimostralo. Dimmi il nome di una persona o di un evento che desideri cambiare attraverso il potere della macchina del tempo. Dimmi cosa faresti diversamente e perché. Solo allora ti permetterò di usare la mia creazione." Il viaggiatore si sentì preso alla sprovvista. Non aveva mai considerato la possibilità di dover giustificare le sue azioni di fronte al creatore della macchina del tempo. Ma sapeva che non poteva cedere di fronte a questa sfida.

"Vorrei prevenire l'assassinio di Julius Cesare, avvenuto il 15 marzo del 44 a.C. a Roma. Se avessi la possibilità di fermare il tradimento dei congiurati e di salvare la vita di Cesare, potrei influenzare il corso della storia romana e mondiale in maniera significativa. Questo evento ha avuto ripercussioni che si sono estese ben oltre il suo tempo e il suo luogo, e la sua prevenzione potrebbe catalizzare il progresso e il benessere dell'umanità", disse il viaggiatore con passione. La voce sembrò riflettere sulle parole del viaggiatore per un altro lungo momento prima di rispondere.

"Le tue parole sono state pesate e misurate, e tu dimostri una determinazione e una passione che è rara da trovare in un viaggiatore nel tempo. Hai il mio permesso di usare la macchina del tempo, ma ricorda che non è uno strumento da usare con leggerezza. Il tempo è un fiume inesorabile e il suo corso è cambiato con estrema cautela", disse la voce. Il viaggiatore si sentì sollevato e grato per aver ottenuto il permesso di usare la macchina del tempo. Ora poteva finalmente realizzare i suoi propositi nobili e cambiare la storia. Ma sapeva che la strada che lo attendeva sarebbe stata piena di incertezze, pericoli e sacrifici. Tuttavia, era pronto ad affrontare tutto ciò pur di realizzare il suo sogno di diventare un agente di cambiamento nel corso del tempo.

Categories:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *