Tra le braccia della notte: una storia di passione e mistero in una città senza tempo

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Tra le braccia della notte

La pioggia scivolava giù dalle grondaie creando piccole pozze d'acqua sul marciapiede. Le luci dei lampioni si riflettevano nell'acqua, creando un'atmosfera magica e misteriosa. Era una di quelle notti in cui la città sembrava aver preso vita, con le sue strade deserte e i suoi vicoli bui. Era una di quelle notti in cui tutto poteva accadere.

Anna camminava velocemente, stringendo il suo cappotto intorno a sé per proteggersi dalla pioggia. Aveva lasciato il lavoro tardi quella sera, e ora si trovava a percorrere le strade buie da sola. Non le importava, aveva sempre amato la tranquillità della notte, il silenzio e la pace che sembravano avvolgere tutto.

Ma quella notte c'era qualcosa di diverso nell'aria. Qualcosa di elettrizzante e inquietante al tempo stesso. Anna si sentiva osservata, come se qualcuno la stesse seguendo. Si voltò di scatto, ma non c'era nessuno. Solo le ombre lunghe dei palazzi e il suono della pioggia che cadeva dall'alto.

Decise di accelerare il passo, sperando di arrivare prima a casa. Ma proprio mentre stava attraversando una piazza deserta, sentì dei passi dietro di sé. Si fermò di colpo, il cuore in gola, e si voltò di scatto. Ancora una volta, non c'era nessuno. Ma questa volta, sentì anche una risata, un suono cupo e inquietante che sembrava provenire da tutte le direzioni.

Si sentiva spaventata ora, ma decise di non farsi prendere dal panico. Continuò a camminare, cercando di ignorare i rumori intorno a sé. Ma sapeva di essere seguita, poteva sentirlo nel suo intimo. Era come se qualcuno la stesse chiamando, attratta da un'energia oscura e misteriosa.

Finalmente arrivò davanti al portone del suo palazzo, e si voltò di scatto per vedere se qualcuno l'avesse seguita fino a lì. Ma di nuovo, non c'era nessuno. Si sentì sollevata, ma anche confusa. Cosa era successo quella notte? Era stata solo la sua immaginazione, o c'era qualcosa di più inquietante dietro quei rumori e quelle risate?

Decise di dimenticare quell'incubo e di concentrarsi solo sulla calda e accogliente atmosfera della sua casa. Salì le scale con passo frettoloso, e quando finalmente arrivò davanti alla porta del suo appartamento, inspirò profondamente e si preparò ad entrare.

Ma quando aprì la porta, non trovò la tranquillità che si aspettava di trovare. Al contrario, uno sconosciuto la stava aspettando all'interno, seduto sul divano con un'espressione misteriosa e inquietante sul volto.

"Chi sei tu?" chiese Anna, cercando di mantenere la calma nonostante il panico che le stava montando dentro.

"Sono colui che ti ha chiamato nella notte," rispose l'uomo con voce profonda e rassicurante. "Sono qui per te, Anna. Sono qui per portarti tra le braccia della notte."

Anna si sentì sconvolta, confusa, ma anche stranamente attratta da quell'uomo misterioso. Non poteva spiegare perché, ma sapeva di doverlo seguire, di dover scoprire la verità dietro a tutto ciò che era accaduto quella notte.

Così, senza dire una parola, si avvicinò all'uomo e lo seguì nell'oscurità della notte. Non sapeva cosa l'aspettava, ma sapeva di non poter resistere al richiamo di quell'energia misteriosa e seducente.

E così cominciò la loro avventura, tra le braccia della notte.

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