Tra le onde infuocate del deserto: la ricerca dell'acqua nella terra del sole ardente

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Capitolo 1: Il viaggio nel deserto

Il sole si stagliava alto nel cielo, scagliando raggi infuocati sulla terra arida del deserto. Una carovana di mercanti si apriva faticosamente la strada tra le dune, cercando di proteggersi dal caldo implacabile. Abdallah, il capo della carovana, scrutava l'orizzonte con sguardo attento, cercando di individuare il percorso migliore per evitare un'eventuale tempesta di sabbia. I cammelli mugivano stancamente, cercando di reggere il peso dei carichi che trasportavano, mentre i mercanti si scambiavano sguardi preoccupati. Era un viaggio difficile, ma necessario.

Il mistero dell'oasi perduta

Abdallah era determinato a condurre la sua carovana fino all'oasi leggendaria che si diceva si trovasse al centro del deserto. Lì avrebbero potuto rifornirsi di acqua fresca e riposare prima di proseguire verso la città mercantile più vicina. Ma l'oasi non era facile da trovare. Le storie che circolavano parlavano di un luogo nascosto tra le dune, protetto da antiche magie e da guardiani silenziosi. Solo pochi avventurieri erano riusciti a raggiungerla e molti di loro non erano mai tornati.

Abdallah aveva sentito parlare dell'oasi dalla sua bisnonna, che gli aveva raccontato delle meraviglie che si trovavano lì: alberi carichi di frutti succulenti, acque cristalline e un'atmosfera di pace e serenità. Ma la bisnonna non gli aveva mai rivelato esattamente dove si trovasse l'oasi, e ora Abdallah si ritrovava a cercarla disperatamente, nella speranza di trovare la salvezza per la sua carovana.

Mentre avanzavano tra le dune, Abdallah pensava alla leggenda dell'oasi perduta. Si diceva che fosse stata creata da un antico re del deserto come dono per la sua amata, una principessa di incredibile bellezza. Il re aveva infuso l'oasi con il suo spirito e da allora era stata protetta da forze misteriose. Molti avevano cercato di trovarla, ma solo chi aveva il cuore puro e la determinazione incrollabile poteva sperare di riuscirci. Abdallah si sentiva spinto da una forza interiore, da una convinzione profonda che l'oasi fosse reale e che avesse il potere di salvare la sua carovana dalla morte per sete.

Capitolo 2: Alla ricerca dell'acqua

La carovana proseguiva lentamente tra le dune, con il sole che bruciava impiedi sulle loro teste e la sabbia che scottava sotto i loro piedi. Abdallah sapeva che non potevano resistere ancora a lungo senza acqua. Alcuni membri della carovana iniziavano a mostrare i segni della disidratazione: occhi affaticati, labbra screpolate e un'aria di sconforto sui volti. Era urgente trovare l'oasi perduta, ma il deserto sembrava estendersi all'infinito, senza dare alcun segno della sua presenza.

Mentre avanzavano, sentirono un vento insolito alzarsi, portando con sé un sibilo sinistro. Abdallah sapeva che significava tempesta di sabbia. Si mise subito al lavoro per preparare la sua carovana, distribuendo stracci e tessuti per proteggere gli occhi e nascondendo i carichi sotto ripari improvvisati. La tempesta li avrebbe potuti distruggere se non fossero stati pronti a fronteggiarla. Quando la tempesta si abbatté su di loro, alzarono i loro volti verso il cielo e cercarono di resistere al vento che sferzava la sabbia contro di loro.

Dopo ore di bufera, quando finalmente il cielo si schiarì e il vento si calmò, la carovana riprese il cammino, sperando di trovare rifugio e acqua. Fu allora che videro qualcosa di incredibile. In lontananza, tra le dune, si stagliava un'ombra diversa dalle altre, un'ombra che sembrava promettere sollievo e speranza. Era un segno che l'oasi perduta poteva essere vicina. Abdallah sentì il cuore battere forte nel petto e avvicinò il passo, guidando la carovana verso quella misteriosa forma contro il cielo azzurro.

La scoperta dell'oasi perduta

Quando finalmente arrivarono all'oasi, rimasero senza fiato di fronte a uno spettacolo meraviglioso. Alberi frondosi si stagliavano contro il cielo, offrendo ombra e refrigerio, mentre un laghetto d'acqua cristallina sorgeva al centro del luogo. I mercanti si gettarono immediatamente sull'acqua, bevendo avidamente e piangendo dal sollievo. Abdallah si avvicinò lentamente al laghetto, lasciando che l'emozione lo pervadesse. Avevano trovato l'oasi perduta, l'ultima speranza nel deserto implacabile. Si sentiva grato e sopraffatto dalla bellezza del luogo.

Mentre i membri della carovana si rilassavano e si rifornivano di acqua e cibo, Abdallah si sedette accanto al laghetto, lasciando che la pace dell'oasi lo riempisse. Guardò l'acqua chiara e vide il proprio riflesso. Si sentiva diverso, trasformato dalla fatica e dalla disperazione del viaggio. Era grato per il dono dell'oasi e sapeva che avrebbe compiuto qualcosa di straordinario portando la sua carovana fin lì.

L'ombra del tramonto si allungava sulla sabbia quando la carovana si preparò a ripartire. Avevano trovato l'acqua di cui avevano disperatamente bisogno e ora potevano riprendere il loro viaggio, con il cuore rinfrancato e la speranza rinnovata. Abdallah si voltò una ultima volta verso l'oasi perduta, promettendo a se stesso che un giorno sarebbe tornato, per ringraziarla e onorarla come meritava.

E così, la carovana si diresse verso l'orizzonte, tra le onde infuocate del deserto, portando con sé il miracolo dell'oasi perduta e la promessa di un nuovo inizio.

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