Tra le pieghe del tempo: la storia di Elisabetta e il suo viaggio oltre le dimensioni

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Tra le pieghe del tempo

Capitolo 1: L'incontro

Era una sera d'estate quando Elisabetta si trovò a fare una passeggiata nel parco. Era sola, come al solito, ma non ne soffriva. Anzi, le piaceva avere quei pochi momenti di silenzio e riflessione, lontano dalla frenesia della città. Camminava tra gli alberi, lasciando che il profumo dei fiori le riempisse i polmoni. E fu proprio in quel momento che lo vide. Un giovane alto e solido, con gli occhi profondi e uno sguardo che sembrava scrutare l'infinito. Era seduto su una panchina, intento a leggere un libro. Elisabetta si fermò un attimo a guardarle, poi decise di avvicinarsi.

"Posso sedermi qui?" chiese, indicando la panchina vicina a lui.

"Certamente," rispose lui, senza alzare gli occhi dal libro.

Elisabetta si sedette e restò in silenzio, osservando i movimenti delle persone nel parco. Dopo un po', l'uomo si rivolse a lei.

"Mi chiamo Luca," disse. "E tu?"

"Elisabetta."

"Un bel nome," disse Luca, sorridendo. "Cosa ti ha portato qui stasera?"

Elisabetta si sentì a suo agio con lui, come se lo conoscesse da sempre. Iniziò a raccontargli della sua vita, dei suoi sogni e delle sue paure. E lui l'ascoltava, senza giudicare, senza interrompere. Quando terminò, si rese conto che era già notte inoltrata. Si alzò in piedi e si scusò.

"Devo andare," disse. "Grazie per avermi ascoltata."

"Di nulla," rispose Luca. "Ti vedrò presto, Elisabetta. Molto presto."

Capitolo 2: Il viaggio

Da quella sera, Elisabetta e Luca diventarono inseparabili. Si vedevano ogni giorno, passeggiavano per il parco, parlavano di tutto e di niente. Con il passare del tempo, Elisabetta iniziò a provare qualcosa per lui. Un sentimento profondo, ma al contempo spaventoso. Perché lui non era come gli altri uomini che aveva conosciuto. C'era qualcosa di misterioso e affascinante in lui, un'aura di segretezza che la intrigava e la spaventava allo stesso tempo.

Un giorno, Luca le propose di fare un viaggio insieme. Un viaggio oltre le dimensioni, disse. Elisabetta fu perplessa, ma alla fine accettò. Partirono senza dire a nessuno, senza lasciare traccia. Salirono su un treno che sembrava non appartenere a questo mondo, attraversarono paesaggi mai visti prima, incontrarono persone strane e affascinanti. E in tutto questo, Luca le teneva la mano, come a proteggerla da qualcosa di indefinito e misterioso.

Giunsero infine in un luogo che sembrava sospeso nel tempo. Un luogo magico, popolato da creature mitologiche e da alberi millenari. Elisabetta si sentiva come in un sogno, un sogno da cui non voleva svegliarsi. Non chiese a Luca dove fossero, perché sapeva che non avrebbe avuto una risposta razionale. Si lasciò trasportare da quei momenti di pura magia, dimenticando per un istante i suoi dubbi e le sue paure.

Capitolo 3: Il segreto di Luca

Ma il viaggio ebbe una svolta improvvisa quando, una notte, Elisabetta vide Luca parlare con una creatura alata. Era come se parlassero una lingua segreta, fatta di sussurri e gesti impercettibili. Elisabetta rimase nascosta dietro un albero, osservandoli, cercando di capire cosa stesse succedendo. Quando tornarono da lei, Luca le sorrise, ma negli occhi c'era qualcosa di diverso.

"Chi era quella creatura?" chiese Elisabetta, cercando di nascondere l'angoscia che le stringeva il cuore.

"Una vecchia conoscenza," rispose Luca, con un'ombra di tristezza nei suoi occhi. "Non devi preoccuparti, non ti farò del male."

Ma Elisabetta non fu convinta. Cominciò a indagare, a cercare indizi del segreto di Luca. Si accorse di strane coincidenze, di oggetti misteriosi che lui teneva nascosti. E un giorno, trovò un diario, un diario che raccontava storie di mondi lontani, di viaggi attraverso le dimensioni, di amori impossibili e dolori incolmabili. E il nome che ritornava più spesso in quelle pagine era il suo: Elisabetta.

Capitolo 4: La verità

Quando confrontò Luca con le sue scoperte, lui non tentò di nascondere la verità. Le raccontò della sua vera natura, della sua missione su questo pianeta, del legame che li univa da secoli. Elisabetta non riusciva a credere a ciò che stava sentendo. Si sentiva come in un film, come in una di quelle storie che si leggono nei romanzi. Ma la verità era lì, di fronte a lei, nei suoi occhi penetranti.

"Ti amo da sempre," disse Luca, prendendole le mani. "E adesso che ti ho trovata, non ti lascerò andare via."

Elisabetta si sentì sopraffatta dalle emozioni. Non sapeva cosa fare, cosa pensare, cosa sentire. Ma al di là di tutto, sapeva solo una cosa: lui era diverso da tutti gli altri uomini che aveva conosciuto. E quel sentimento che provava per lui, nonostante tutto, non era mai stato così intenso.

Capitolo 5: Il viaggio verso il futuro

Decisero di tornare alla realtà, quella realtà che sembrava così banale e grigia ora. Ma Elisabetta sapeva che non sarebbe stata più la stessa. Il suo cuore apparteneva a Luca, anche se sapeva che il loro amore sarebbe stato osteggiato, criticato, forse condannato. Ma non poteva fare a meno di chiedersi se tutto quello che aveva vissuto fosse stato solo un sogno, una proiezione della sua mente inquieta.

Ma Luca le promise che sarebbero stati insieme, che avrebbero affrontato qualsiasi ostacolo si presentasse sul loro cammino. E lei decise di credergli, di affidarsi a lui, di lasciare che il loro amore sovrassegnasse ogni barriera.

E così iniziarono un viaggio verso il futuro, un viaggio fatto di scelte difficili, di dubbi e incertezze, ma anche di speranza e fiducia. E nonostante tutto, Elisabetta sapeva che, tra le pieghe del tempo, c'era un posto per il loro amore, un posto dove nessuna forza potesse separarli.

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