Tra le pieghe del tempo: un viaggio oltre i confini del possibile

Home >> Brevi racconti>> Tra le pieghe del tempo: un viaggio oltre i confini del possibile

Capitolo 1: L'inizio di un'avventura

Era una fredda mattina d'inverno quando Alice si svegliò con un senso di inquietudine. Aveva avuto un sogno strano la notte prima, un sogno che sembrava più reale del solito. Si stiracchiò nel letto e cercò di scuotersi via quel senso di disagio, ma non riusciva a toglierselo di dosso.

"Cosa c'è che non va?" si chiese Alice, alzandosi e dirigendosi verso la finestra. Guardò fuori e il paesaggio innevato sembrava così normale, ma dentro di sé sentiva che qualcosa stava per accadere.

Mentre faceva colazione, il suo sguardo cadde sul libro che aveva lasciato aperto sul tavolo la sera prima. Si alzò, prese il libro e si sedette di nuovo, sfogliandolo distrattamente. Si fermò a guardare una mappa che rappresentava un luogo misterioso e lontano, un luogo di cui aveva sentito parlare solo nelle leggende e nei racconti delle persone anziane del villaggio. Si chiamava "Il Regno nascosto" e si diceva che fosse un luogo magico, situato al di là dei confini del mondo conosciuto.

"Chissà se tutto questo è vero," pensò Alice, "ma sarebbe affascinante poter visitare un luogo del genere."

Mentre continuava a leggere, un'ombra passò davanti alla finestra, facendo sobbalzare Alice. Si alzò di scatto e corse verso la finestra, ma non c'era nessuno là fuori. Guardò in giro, sospettosa, ma non vide nessuno. Era forse la sua immaginazione a giocarle un brutto scherzo?

Capitolo 2: Il mistero si infittisce

Nei giorni seguenti, Alice continuò a sentire quell'inquietudine che l'aveva colta quella mattina. Ogni tanto pensava al Regno nascosto e alle leggende che lo circondavano, chiedendosi se ci fosse qualcosa di vero in tutto quel mistero. Un giorno, mentre passeggiava nel bosco non lontano dal villaggio, vide un'insegna che non aveva mai notato prima. Era incastonata tra gli alberi e sembrava quasi nascosta, come se chiunque non avesse il permesso di vederla. L'insegna recitava: "Il sentiero per il Regno nascosto".

"Non può essere vero," pensò Alice, "devo essere vittima di allucinazioni a questo punto."

Ma il suo cuore le diceva di seguire il sentiero e scoprire cosa si nascondeva al di là della linea degli alberi. Si avviò con passo incerto, ma determinato, attraverso un sentiero stretto e tortuoso, che si faceva sempre più buio e fitto man mano che procedeva. Ad un tratto, si trovò davanti ad un grande cancello di ferro decorato con motivi magici e simboli misteriosi. Il cancello era chiuso, ma Alice vide una piccola toppa dorata su un lato, con una chiave attaccata ad un laccio di cuoio.

"Sembra quasi che tutto questo sia stato preparato per me," pensò Alice. "Ma chi sarebbe così pazzo da mettere una chiave proprio qui, in mezzo al bosco?"

Nonostante le sue perplessità, Alice non riuscì a resistere alla tentazione e prese la chiave, infilandola nella toppa dorata. Con un rumore gracchiante, il cancello si aprì lentamente, rivelando un sentiero acciottolato che si perdeva tra gli alberi oscuri del bosco.

Capitolo 3: Il viaggio nel Regno nascosto

Alice si sentì prendere da un'emozione mista di paura, eccitazione e curiosità mentre si avventurava lungo il sentiero. Il suono degli uccelli si fece via via più fioco, e il sole sembrò svanire dietro le fronde degli alberi. Man mano che procedeva, la luce del giorno si fece sempre più debole, finché Alice si trovò a camminare nel buio più completo.

D'improvviso, si ritrovò davanti ad un'enorme radura circondata da alberi imponenti e maestosi. Al centro della radura c'era un'enorme albero, diverso da tutti gli altri. Era così grande da sembrare toccare il cielo, e le sue radici si snodavano per la radura, ricamando un disegno intricato sul terreno.

Mentre si avvicinava, Alice notò delle figure intagliate nei tronchi degli alberi circostanti. Ogni figura sembrava rappresentare una creatura diversa, alcune delle quali Alice riconobbe dai racconti dei vecchi del villaggio: unicorni, draghi, folletti e creature che non sapeva identificare.

Arrivata all'albero, Alice vide che sul suo tronco erano incisi numerosi simboli e segni cabalistici, tutti luminosi di un'energia misteriosa. Era affascinata da quello spettacolo, ma allo stesso tempo si sentiva spaesata e confusa.

"Cosa devo fare adesso?" si chiese Alice, fissando l'albero con occhi pieni di domande.

Mentre si interrogava, sentì una presenza alle sue spalle. Si girò di scatto e vide una figura avvolta da un mantello nero, con gli occhi scintillanti di luce blu. Alice barcollò all'indietro, ma la figura la afferrò per un braccio e la sostenne.

"Non aver paura," disse la voce della figura. "Sei arrivata al Regno nascosto, Alice, e ora sei destinata a compiere un viaggio straordinario."

La voce della figura aveva un timbro caldo e rassicurante, e Alice si sentì improvvisamente meno spaventata.

"Chi sei tu?" chiese Alice, guardando la figura avvolta nel mantello nero.

"Sono il Guardiano del Regno nascosto," disse la figura. "Il Regno ha bisogno di te, Alice. Il male sta prendendo il sopravvento e solo tu puoi fermarlo."

Alice sentì un brivido lungo la schiena. "Cosa devo fare?" chiese con voce incerta.

"Devi imparare a controllare la magia che è in te," disse il Guardiano. "Solo così potrai sconfiggere il male che si annida nelle pieghe del tempo e dello spazio."

Con un gesto della mano, il Guardiano indicò un sentiero nascosto tra i rami degli alberi, un sentiero che Alice non aveva notato prima. "Segui quel sentiero, Alice, e troverai ciò che cerchi."

Con il cuore in gola, Alice si mise in cammino lungo il sentiero, incerta di cosa l'aspettasse. Ma sapeva che non poteva più tornare indietro: il suo destino era ormai legato a quello del Regno nascosto.

Capitolo 4: Il potere della magia

Mentre percorreva il sentiero indicatogli dal Guardiano, Alice si sentì avvolta da un senso di meraviglia e terrore. Il bosco sembrava animarsi intorno a lei, con gli alberi che sembravano sussurrare seg

Categories:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *