Una delle scelte fondamentali che lo scrittore deve fare prima di cominciare a scrivere un romanzo è quella del punto di vista narrativo. Questa scelta determinerà infatti l'esperienza che il lettore avrà durante la lettura del libro.
Ma quale punto di vista scegliere? In realtà, non c'è una risposta giusta o sbagliata, dipende dal tipo di storia che si vuole raccontare. Vediamo quindi quali sono le opzioni e i fattori da considerare nella scelta del punto di vista giusto.
In primo luogo, bisogna scegliere tra il punto di vista interno e quello esterno. Nel primo caso, il narratore è uno dei personaggi del romanzo e racconta la storia dall'interno, descrivendo le sue emozioni, pensieri e sensazioni. Nel secondo caso, invece, il narratore è esterno alla storia e descrive gli eventi e i personaggi in maniera oggettiva.
Il punto di vista interno è spesso scelto nei romanzi in prima persona. Questo punto di vista consente di entrare maggiormente nella testa del personaggio narratore, di sentirne le emozioni e di partecipare alle sue decisioni. Tuttavia, ci sono dei rischi che bisogna evitare: è facile cadere nella trappola di trasformare il narratore in un alter ego dell'autore, o di rendere il personaggio narratore troppo autoreferenziale e poco interessante per il lettore.
Il punto di vista esterno, invece, è spesso scelto nei romanzi in terza persona. Questo punto di vista consente di avere una visione più ampia della storia, di descrivere tutti i personaggi e di creare una distanza emotiva rispetto agli eventi. Tuttavia, anche qui ci sono dei rischi: è facile perdere di vista la prospettiva dei personaggi, di creare troppa distanza emotiva e di rendere la narrazione poco coinvolgente per il lettore.
In secondo luogo, bisogna scegliere tra il punto di vista singolo e quello multiplo. Nel primo caso, il narratore racconta la storia dal punto di vista di un solo personaggio. Nel secondo caso, invece, il narratore si sposta da un personaggio all'altro, descrivendo la storia da più punti di vista.
Il punto di vista singolo è spesso scelto quando si vuole raccontare la storia di un personaggio particolare, approfondendone la sua psicologia e la sua evoluzione. Tuttavia, anche qui ci sono dei rischi: se il personaggio narratore è poco interessante o poco credibile, la narrazione rischia di cadere in monotonia.
Il punto di vista multiplo, invece, consente di creare una visione più ampia della storia e di mostrarla da diverse prospettive. Tuttavia, anche qui ci sono dei rischi: è facile perdere il filo conduttore della narrazione, di creare confusione per il lettore o di rendere i personaggi poco approfonditi.
In sintesi, la scelta del punto di vista giusto dipende dalla storia che si vuole raccontare, dallo stile di scrittura dell'autore e dal pubblico a cui si rivolge il libro. L'importante è fare attenzione ai rischi e alle trappole del punto di vista scelto, per creare una narrazione coinvolgente e credibile.